Una corretta Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro si pone l’obiettivo di migliorare il piu’ possibile le condizioni di lavoro, eliminando o riducendo i rischi e permettendo alla azienda di ottimizzare i costi diretti e indiretti ad essa riferiti (fermi di produzione, sostituzione del personale in caso di infortuni, procedimenti civili e penali).

Il passo successivo e’ introduzione di un Sistema di Gestione della Sicurezza secondo i modelli di organizzazione e di gestione previsti dai sistemi volontari della ISO 45000. Passaggio verso lo sviluppo di modelli organizzativi che hanno la finalita’ di ridurre la responsabilita’ amministrativa dell’impresa ai sensi del D.Lgs. 231/01.

Conviene avere la propria azienda in regola con la normativa per i seguenti punti:

  • la tutela della salute e sicurezza dei propri lavoratori/collaboratori in quanto PERSONE ed in quanto PATRIMONIO dell’azienda;
  • non avere interferenze rispetto al proprio BUSINESS (sanzioni, procedimenti PENALI, risarcimenti CIVILI, sospensioni di attività, ecc.);
  • per trasmettere all’esterno una immagine PROFESSIONALE ed ETICA della propria azienda;
  • per distinguersi dalla concorrenza.

Lo scenario normativo

Attualmente la normativa che regola la salute e la sicurezza sul lavoro è il D.Lgs. 81/08 che ha sostituito il D. Lgs. 626/94 e altre moltissime norme. La struttura della legge è impostata prima con la individuazione dei soggetti responsabili e poi con la descrizione delle misure gestionali e degli adeguamenti tecnici necessari per ridurre i rischi lavorativi.
Alla fine di ciascun titolo sono indicate le sanzioni in caso di inadempienza.
Al testo degli articoli del decreto sono stati aggiunti altri 51 allegati tecnici che riportano in modo sistematico e coordinato le prescrizioni tecniche di quasi tutte le norme più importanti emanate in Italia dal dopoguerra ad oggi.
In ambito legislativo, la denominazione Testo Unico è tra l’altro erronea, in quanto la sicurezza è di competenza concorrente tra Stato e Regioni, ai sensi dell’Art.117 comma 3 della Costituzione Italiana;

difatti all’art.1 comma 2 si sottolinea la clausola di cedevolezza di questo Decreto Legislativo, ovvero nel caso in cui un soggetto con competenza in materia di sicurezza (regioni) legiferi in opposizione al D.Lgs. 81/08, esso viene a decadere sul territorio di competenza dell’organo legiferante.

Il D.lgs 81/2008 è stato successivamente integrato dal D.lgs. n. 106 del 3 agosto 2009[1] recante Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Le norme contenute nel cosiddetto “decreto correttivo” sono entrate in vigore il 20 agosto 2009.

Obblighi del datore di lavoro

I principali obblighi che il datore di lavoro deve assolvere sono:

  • Nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.)
  • Valutazione di TUTTI i rischi in azienda
  • Misure specifiche (rumore, vibrazioni, campi elettromagnetici, stress da lavoro correlato, microclima, radon, radiazioni ottiche artificiali -ROA-, ecc.)
  • Nomina del Medico Competente (specialista in medicina del lavoro)
  • Sorveglianza sanitaria (idoneit? lavorativa alla mansione)
  • Informazione e Formazione dei lavoratori
  • Addestramento dei lavoratori
  • Formazione e Addestramento degli addetti alla gestione delle emergenze (antincendio e primo soccorso)

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